Papa Francesco ha incontrato, in Vaticano, i partecipanti all’82.ma Assemblea generale dell’Unione superiori generali (Usg), tenutasi in questi giorni a Roma. Si è trattato – spiega un comunicato dell’Unione – di un lungo incontro di tre ore, in cui il Pontefice non ha pronunciato un discorso preparato, ma ha risposto a braccio alle domande che gli venivano poste. Al termine dell’incontro, presenti 120 superiori generali, un importante annuncio del Papa: il 2015 sarà un anno dedicato alla vita consacrata. Il servizio di Alessandro Gisotti: MP3
Un lungo colloquio fraterno e cordiale fatto di domande e risposte. Si è svolto così l’incontro di Papa Francesco con i superiori generali in Vaticano. Evento nel quale il Papa ha annunciato che il 2015 sarà dedicato proprio alla vita consacrata. Il Pontefice ha rilevato che la radicalità è richiesta a tutti i cristiani, ma i religiosi sono chiamati a seguire il Signore in maniera speciale. “Sono uomini e donne che possano svegliare il mondo – ha sottolineato – la vita consacrata è profezia”. Dio, ha detto ancora, “ci chiede di uscire dal nido che ci contiene ed essere inviati nelle frontiere del mondo, evitando la tentazione di addomesticarle. Questo è il modo più concreto di imitare il Signore”. Interrogato poi sulla situazione delle vocazioni, il Papa ha sottolineato che ci sono Chiese giovani che stanno dando frutti nuovi. Ciò, ha rilevato, obbliga naturalmente a ripensare l’inculturazione del carisma. La Chiesa, è stata la considerazione del Papa, deve chiedere perdono e guardare con molta vergogna gli insuccessi apostolici a causa dei fraintendimenti in questo campo, come nel caso di Matteo Ricci. Il dialogo interculturale, ha proseguito, deve spingere a introdurre nel governo degli Istituti religiosi persone di varie culture che esprimono modi diversi di vivere il carisma.
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