«Mi attendo che “svegliate il
mondo”, perché la nota che caratterizza la vita consacrata è la profezia». È un
forte invito a essere testimoni credibili e incisivi nella società, la lettera
apostolica che Papa Francesco ha indirizzato il 21 novembre alle religiose e ai
religiosi in occasione dell’apertura, la prima domenica di Avvento, dell’Anno
della vita consacrata. «C’è un’umanità intera che aspetta» scrive il Pontefice
che chiede ai consacrati «gesti concreti di accoglienza» e auspica
l’adeguamento di opere e strutture alle nuove esigenze «dell’evangelizzazione e
della carità». Una testimonianza che richiede il sigillo della gioia: «Siamo
chiamati a sperimentare e mostrare che Dio è capace di colmare il nostro cuore
e di renderci felici, senza bisogno di cercare altrove la nostra felicità».
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