martes, 28 de octubre de 2014

Il Papa: parole rivelano se siamo cristiani della luce, delle tenebre o del grigio

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L’esame di coscienza sulle nostre parole ci farà capire se siamo cristiani della luce, delle tenebre o cristiani del grigio: è quanto ha detto Papa Francesco nell’omelia mattutina a Casa Santa Marta. Il servizio di Sergio Centofanti:

Gli uomini si riconoscono dalle loro parole. San Paolo – afferma il Papa – invitando i cristiani a comportarsi come figli della luce e non come figli delle tenebre, “fa una catechesi sulla parola”. Ci sono quattro parole per capire se siamo figli delle tenebre:

“E’ parola ipocrita? Un po’ di qua, un po’ di là, per stare bene con tutti? E’ una parola vacua, senza sostanza, piena di vacuità? E’ una parola volgare, triviale, cioè mondana? Una parola sporca, oscena? Queste quattro parole non sono dei figli della luce, non vengono dallo Spirito Santo, non vengono da Gesù, non sono parole evangeliche … questo modo di parlare, sempre parlare di cose sporche o di mondanità o di vacuità o parlare ipocritamente”.

Qual è, dunque, la parola dei Santi, cioè dei figli della luce?

“Lo dice Paolo: ‘Fatevi imitatori di Dio: camminate nella carità; camminate nella bontà; camminate nella mitezza’. Chi cammina così ... ‘Siate misericordiosi - dice Paolo - perdonandovi a vicenda, come Dio ha perdonato voi in Cristo. Fatevi, dunque, imitatori di Dio e camminate nella carità’, cioè camminate nella misericordia, nel perdono, nella carità. E questa è la parola di un figlio della luce”.

“Ci sono cristiani luminosi, pieni di luce – osserva il Papa - che cercano di servire il Signore con questa luce” e “ci sono cristiani tenebrosi” che conducono “una vita di peccato, una vita lontana dal Signore” e usano quelle quattro parole che “sono del maligno”. “Ma c’è un terzo gruppo di cristiani”, che non sono “né luminosi né bui”:






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